PEDODONZIA

Pedodonzia: odontoiatria pediatrica

Presso il nostro Studio lavora è attivo il servizio di Odontoiatria Pediatrica
seguito dalla Dr.ssa Rosa Bianco

Perché la BOCCA è così importante, soprattutto nei bambini?
 
Pensiamoci, la bocca è l’organo che ci permette di:
 
  • nutrirci, masticando e assaporando il cibo, è infatti il primo tratto dell’apparato digerente
  • respirare, la bocca comunica con i polmoni e con il naso ed è coinvolta nella respirazione
  • emettere suoni e parlare, insieme alla laringe con le sue corde vocali, la bocca partecipa alla fonazione(voce)
 
In più dalla nascita fino al primo anno di età in particolare, la bocca è la sede principale di attività ed esperienze fondamentali per la crescita: il neonato utilizza la bocca per esplorare e scoprire il mondo che lo circonda, mettendo in bocca gli oggetti per capire le loro caratteristiche;
attraverso la bocca il neonato si nutre e mantiene l’unione con la sua mamma; fin dall’inizio della vita, la bocca è un mezzo per esprimere le emozioni: i bimbi sorridono o piangono, fanno smorfie, baciano e poi parlano. 
Negli anni la bocca continua a “guidare” la corretta crescita e lo stato di salute del bambino.
 
 
Pedodonzia: odontoiatria pediatrica

PERCHÉ UN DENTISTA PEDIATRICO?

 
Perché i bambini non sono “adulti in miniatura”, hanno una sfera psicologico-emotiva e parametri fisiopatologici propri, per cui l’approccio alle cure e alla prevenzione deve essere mirata e i materiali e le tecniche utilizzate spesso sono differenti rispetto a quelle dell’adulto ed è fondamentale conoscerli.
 
Considerato anche il ruolo centrale della bocca per i bambini: in essa si sviluppano infatti le funzioni della masticazione, deglutizione, fonazione (suoni e linguaggio) e dal punto di vista sensoriale è la principale “porta” con il mondo esterno, capite l’importanza del nostro ruolo medico che va ben oltre i “denti”.

È fondamentale, quindi, seguire i bambini fin da piccolissimi ed accompagnarli durante la crescita attuando protocolli di prevenzione della carie ed intervenendo precocemente su possibili alterazioni funzionali.

Il dentista pediatrico ha dunque una preparazione clinica molto specifica, ma anche psicologica in ambito infantile, per instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con i bambini, affinché vivano serenamente senza ansie né paure le cure, che sono anche un momento di crescita importante per loro,. 
I bimbi infatti hanno fasce d’età molto differenti, sono soggetti in crescita, diversi di anno in anno sia fisicamente sia psicologicamente, cambieranno quindi anche le tecniche di approccio e comunicazione.
Anche le assistenti e le segretarie sono formate in modo specifico per la cura dei bambini e ci sono ambienti dedicati a loro, ricchi di colori, giochi, disegni, sorprese…affinchè si sentano “a casa”.
In studio inoltre, quando necessario, per esempio con bimbi piccoli, molto traumatizzati, o per trattamenti più lunghi e complessi, ci avvaliamo anche del grande aiuto della sedazione cosciente con protossido d’azoto. 
 
Perché Bambini sani vuol dire adulti sani

QUANDO È CONSIGLIATO FARE LA PRIMA VISITA DAL DENTISTA PEDIATRICO?

Il Ministero della salute, nelle sue “Raccomandazioni in odontoiatria Pediatrica” del 2017 ha scritto che la prima visita è consigliabile che venga fatta verso i 18/24 mesi, indipendentemente dalla presenza o meno di problematiche dentali.
Questo per intercettare e intervenire quanto prima su problematiche funzionali, ma soprattutto perché dagli ultimi studi è emerso che la carie è la patologia cronica più diffusa al mondo e che colpisce in età pediatrica dove rappresenta la patologia più frequente, purtroppo in bambini sempre più piccoli.
 
È corretto parlare quindi di “Malattia cariosa” non di “carie”, perché è una patologia comportamentale con componente batterica, dunque non basta fare un’otturazione per curarla, ma bisogna cambiare gli stili di vita soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione e l’igiene orale, con l’obiettivo di creare un ambiente “ostile” per i ceppi patogeni e favorevole invece per i batteri non patogeni che così avranno il sopravvento.
Quando allora si inizia a formare questo “mondo di microrganismi che abita dentro e sopra di noi” detto Microbioma,  quindi quando si inizia con la prevenzione?
 
Pedodonzia: odontoiatria pediatrica

LA PRENVENZIONE INIZIA DAL PANCIONE, IN GRAVIDANZA!

Per lungo tempo si è ritenuto che il grembo materno fosse sterile, ora però alcuni scienziati sostengono che è proprio nel grembo che inizia a formarsi il microbioma del neonato, giocando quindi un ruolo importante nel plasmare il sistema immunitario in via di sviluppo.
 
Inoltre la nascita del gusto avviene già nel grembo materno, dalla trentesima settimana di vita fetale le papille gustative sono funzionanti e il liquido amniotico e le sue variazioni causate dall’alimentazione materna possono stimolare nel feto i recettori del gusto. Condizionerà le scelte alimentari del futuro neonato, inducendolo ad apprezzare e assumere una maggior quantità di zuccheri.
 
Non è mai “troppo presto” per la prevenzione!
 
In più gli studi presenti nelle linee guida ministeriali hanno dimostrato come lo stato di salute orale della mamma condiziona lo stato di salute orale dei bambini, che alla nascita non presenta i ceppi batterici responsabili della carie, questa colonizzazione avviene dopo la nascita, quindi è importante evitare scambi di posate, baci sulle labbra e quanto più si è in salute, minore sarà la percentuale di batteri patogeni presenti nella propria saliva, di conseguenza minore sarà il rischio per il bambino.
 
Perchè la salute orale è un gioco di squadra, riguarda tutta la famiglia e si vince solo insieme!
Pedodonzia: odontoiatria pediatrica

COME SI SVOLGE LA PRIMA VISITA?

La prima visita è il momento più delicato e prezioso, è il primo incontro con il bimbo e la sua famiglia ed è importante creare un rapporto di dialogo e sintonia che sarà determinante per tutto il percorso.
Facciamo una attenta raccolta dati sulla salute generale e orale del bambino in associazione all’esame clinico, chiediamo una serie di informazioni sulla nascita e sviluppo, allattamento, abitudini viziate, abitudini alimentari e di igiene orale, osserviamo anche la respirazione e deglutizione del bambino.
Insieme ai genitori osserviamo la bocca del bambino, analizzando le fasi della permuta dei denti decidui, esaminando gli elementi presenti, facciamo una valutazione iniziale dando le prime indicazioni per ridurre i fastidi se presenti e parliamo a lungo dell’importanza di “cambiare strada” mettendo in atto delle buone abitudini di igiene orale e sana alimentazione, perché questo è il cuore della cura.
 

COME PREPARIAMO I NOSTRI BIMBI?

Lo scopo che vogliamo raggiungere è far sì che i nostri piccoli pazienti vivano i trattamenti in assoluta tranquillità e collaborazione e i genitori possono aiutarci molto, la considerazione principale da fare è che i bimbi “leggono e assorbono “soprattutto le loro emozioni e stati d’animo, se i genitori sono sereni e positivi lo saranno anche loro.
Prima di incontrarci in studio inoltre, inviamo loro una lettera con delle semplici ma importanti indicazioni, eccone alcune:
  • La visita odontoiatrica fa parte delle normali terapie mediche, non attribuite quindi ansia o eccessiva attenzione,
  • Con i bambini tutto è importante, anche la scelta delle parole, quindi cercare di usare dei sinonimi al posto di parole dal chiaro connotato negativo, es: timore al posto di paura, fastidio al posto di dolore o male. Evitare di chiedermi se “Farò la puntura, tirerò il dente, userò il trapano…” spiegherò tutto ai bambini
  • Se i bimbi dovessero chiedere informazioni su questa nuova esperienza rispondergli che ci conosceremo e che guarderemo bene insieme la bocca e i denti per assicurarci che siano sani e puliti, tra giochi, sorrisi e colori.
  • Negli appuntamenti successivi è bene che il bimbo entri accompagnato dalle nostre assistenti o se dovesse essere presente in stanza il genitore durante le cure non è importante però che non ci sia nessuna interferenza, soprattutto verbale, in modo che si possa stabilire un contatto diretto tra il bimbo e noi, indispensabile per lo svolgimento delle cure
  • Siccome durante i trattamenti si compie un percorso graduale e crescente, una sorta di “allenamento”, è importante che non passi troppo tempo tra un appuntamento e l’altro e che non si saltino gli appuntamenti presi, anche per evitare il peggioramento della situazione clinica
  • Se i bambini hanno un giocattolo preferito (bambolotto, peluches o altro) è bello che lo portino: è utile nel nostro approccio alle cure
 

QUANDO COMPAIONO I DENTI DA LATTE?   

 
I tempi di eruzione dei denti decidui così come dei denti permanenti sono molto variabili da bambino a bambino, sono importanti le visite di controllo ma questo non deve destare preoccupazione, a meno che la mancata eruzione non riguardi solo uno o più denti o ci sia asimmetria (ovvero per esempio lo stesso dente del lato opposto destro/sinistro sia già nato da tempo).
 
Indicativamente i primi incisivi inferiori possono comparire trai 6 e i 10 mesi, ma l’intervallo può essere molto più ampio: trai 4 e i 17 mesi                        
I denti decidui in totale sono 20, superiori 10, inferiori 10, in particolare per ogni arcata:
 
  • 2 incisici centrali e 2 laterali
  • 2 canini
  • 4 molaretti
 
l’eruzione dei denti decidui si completa più o meno tra i 24 e i 30 mesi con l’eruzione degli ultimi molaretti, questo è un momento cruciale perché essendosi completata la dentatura decidua la lingua deve “cambiare il suo movimento”, ovvero il bimbo passa da una deglutizione infantile con la lingua che compie un movimento di avanti-dietro che gli permette di nutrirsi dal biberon o dal seno della mamma alla deglutizione dell’adulto, in cui il bimbo mastica il cibo e la lingua spinge il bolo dal basso verso l’alto sul palato, deglutendo e modellando appunto il palato. 
E’ importante in questo momento eliminare se presenti tutte le abitudini viziate (es: ciuccio, biberon, dito in bocca) che potrebbero interferire con questo “cambio di deglutizione” così importante, se ciò non avvenisse il bimbo potrebbe non sviluppare bene la forma del palato, avere malocclusioni dentali, una respirazione e fonazione non corrette. Accompagniamo i genitori suggerendo tecniche psicologiche, giochi e favole, per raggiungere questo traguardo con il bimbo.
 

PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE CURARE I DENTI DA LATTE, QUALI SONO LE FASI DI ERUZIONE DEI DENTI PERMANENTI?

I primi denti permanenti a erompere intorno ai 6 anni, cui bisogna porre massima attenzione sono i primi 4 molari permanenti, perché spesso vengono confusi per “nuovi” denti decidui, in quanto non c’è nessun dente corrispondente che cade, in più essendo posizionati dietro gli ultimi molaretti presenti, sono più difficili da pulire, in una fascia d’età in cui igiene orale e alimentazione spesso non sono ottimali, risultato: sono ad alto rischio carie! 
In più si sta sempre più diffondendo tra i bambini una condizione detta EH (Enamel Hypomineralization) o MIH (Molar Incisor Hypomineralization), che riguarda in particolar modo proprio i primi molari e gli incisivi, che nascono già con alterazioni della mineralizzazione e struttura dello smalto; può variare da lievi macchie di colore bianco/brunastro a casi più gravi in cui c’è la perdita della sostanza smaltea con distruzione della corona del dente e forte sensibilità, in questi casi più che mai la prevenzione è tutto per evitare dolore e trattamenti complessi in bimbi così piccoli.
 

COME AVVIENE LA PERMUTA DEI DENTI DECIDUI?

Le radici dei denti da latte vengono pian piano riassorbite dal dente in permanente in formazione e dalla sua spinta eruttiva.
 
La permuta avviene i 3 fasi:
 
  • Dai 6 agli 8 anni ci sarà oltre all’eruzione dei primi molari permanenti, la permuta degli incisivi centrali prima inferiori, poi superiori e successivamente anche degli incisivi laterali inferiori e superiori
  • Dagli 8 ai 10 anni, fase di apparente “riposo” in cui abbiamo in arcata sia denti da latte, sia permanenti, ma le basi ossee si preparano ad accogliere i nuovi denti in formazione
  • Dai 10 ai 13 anni termina la permuta di tutti i denti decidui con comparsa dei canini, primi e secondi premolari (questi ultimi prendono il posto dei molaretti da latte) e l’eruzione dei secondi molari permanenti, sia nell’arcata superiore sia inferiore.
A volte alcuni denti permanenti possono nascere per esempio lingualizzati rispetto al dente deciduo corrispondente (capita spesso per gli incisivi inferiori, in questo caso il bimbo ha i due decidui e dietro i permanenti), oppure alcuni permanenti potrebbero non erompere a causa di denti sovrannumerari presenti nell’osso che ne ostacolano l’eruzione, altre volte a causa della perdita prematura di un dente deciduo per carie o trauma per esempio, i denti accanto si spostano chiudendo lo spazio. 
Per questo è così importante fare una accurata visita con una radiografia in modo da accertarsi che siano presenti tutti i denti permanenti, che non presentino anomali di forma, numero e posizione, perché per esempio alcuni bimbi non hanno alcuni denti permanenti (agenesia) altri invece hanno denti in più (sovrannumerari).
I denti decidui hanno quindi importanti funzioni: sono la guida dei denti permanenti, gli mantengono lo spazio in arcata, consentono al bimbo di nutrirsi masticando bene, sono fondamentali nella fonazione ed anche nell’estetica, in più guidano e condizionano anche il corretto sviluppo della struttura ossea e muscolare…
Perché per il loro stato di salute generale non è bene che i bimbi abbiano infezioni, pus in bocca e vorremmo evitare che provassero il temibile e fastidioso mal di denti!
Se un dente deciduo fosse così compromesso da non permetterne il recupero sarà necessario estrarlo e mettere un piccolo apparecchietto, detto mantenitore di spazio finchè appunto non eromperà il permanente.
 

COSA FARE PER PREVENIRE LA CARIE NEI BAMBINI?

 
È bene occuparsi della detersione del cavo orale sin dai primi giorni dalla nascita, con una garzina inumidita o con dei guantini appositi che si trovano in commercio, per pulire le gengive dal biofilm batterico che si forma.
Dal primo dentino si può iniziare con uno spazzolino per fascia d’età in modo anche da abituare il bambino a lavare i dentini.
 
Seguendo le Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva, disponibili per tutti sul sito del ministero della salute, è importante lavare i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino e dentifricio con fluoro, studiati per fascia d’età.
 
Gli studi hanno dimostrato infatti come il fluoro non vada somministrato per via sistemica (gocce o compresse) ma per via locale con il dentifricio, che in base all’età conterrà la quantità di fluoro adatta, è importante anche rispettare il quantitativo di dentifricio indicato.
 
I bambini già dai due anni è bello che si abituino e acquisiscano manualità con lo spazzolino ma saranno sempre i genitori a lavarli in modo efficace, sono inoltre importanti i controlli dal dentista che in base al livello di igiene orale e il rischio cariologico del bambino, stabilirà la frequenza delle sedute di igiene accompagnate dall’applicazione di prodotti a più alta concentrazione di fluoro.
 
Insegniamo ai genitori e ai bimbi le giuste procedure in base all’età per lavare i denti in modo corretto, associato ad indicazioni su un corretto stile di vita e una sana alimentazione, perché questa è la parte principale, il cuore delle nostre cure.
 
Altra importante manovra preventiva è la Sigillatura dei solchi dei primi molari permanenti. 
Perché?
Questi denti nascono quando i bimbi sono piccoli, in una posizione in cui sono più difficili da pulire e soprattutto anatomicamente presentano dei solchi molto profondi che si è visto essere il punto principale di partenza della carie, per questo appena erotti, accertandosi che i solchi non presentino già carie, isolando bene i denti con la diga (un foglietto di gomma che si mette sul dente isolandolo dalla bocca, indispensabile soprattutto per avere un campo pulito e asciutto per il nostro materiale che così avrà una adesione e una durata molto superiore)!
 
Si va a pulire bene, preparare il dente e ad applicare il sigillante ovvero un materiale resinoso che va a riempire solo il solco rendendolo quindi “meno profondo” e facilmente detergibile.
Questa manovra si è visto ridurre negli anni in modo significativo l’incidenza della carie sui denti con sigillature.
 
Il nostro obiettivo è prevenire non curare! 
Far crescere bambini senza carie!